L'EDUCAZIONE SESSUALE IN ITALIA E IN AMERICA: Difference between revisions
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Domenico Giuseppe Bozza dice nel suo articolo ‘‘Educazione sessuale: cosa è importante fare per facilitare il passaggio dall’informazione alla prevenzione’’ che lo studio sulla sessualità cominciava in un senso in Italia nel seicento con Leonardo Da Vinci e il suo interesse nel corpo, ma lo studio formale della sessualità cominciava 125 anni fa, e così Italia deve essere considerata uno dei pionieri di questo campo. | Domenico Giuseppe Bozza dice nel suo articolo ‘‘Educazione sessuale: cosa è importante fare per facilitare il passaggio dall’informazione alla prevenzione’’ che lo studio sulla sessualità cominciava in un senso in Italia nel seicento con Leonardo Da Vinci e il suo interesse nel corpo, ma lo studio formale della sessualità cominciava 125 anni fa, e così Italia deve essere considerata uno dei pionieri di questo campo. | ||
Lui discute anche che l’educazione sessuale veniva insegnata in primo luogo dai genitori, ma presentava la situazione delicata che i genitori forse devono discutere i dettagli delle loro vite sessuali. Così fermavano a discuterla, e questo causava un altro problema: i ragazzi trovavano le informazioni dalle altre persone, per esempio, gli amici. Quindi, una decisione è stata fatta a insegnare l’educazione sessuale a scuola. | Lui discute anche che l’educazione sessuale veniva insegnata in primo luogo dai genitori, ma presentava la situazione delicata che i genitori forse devono discutere i dettagli delle loro vite sessuali. Così fermavano a discuterla, e questo causava un altro problema: i ragazzi trovavano le informazioni dalle altre persone, per esempio, gli amici. Quindi, una decisione è stata fatta a insegnare l’educazione sessuale a scuola. | ||
Nel 2002, “uno studio dell’Istituto superiore di Sanità condotto nelle scuole medie superiori di 11 regioni Italiane” ha dimostrato che il 95% dei ragazzi pensa che alla scuola ci dovrebbe essere l’educazione sessuale” (Teenager e Sesso sì alla pillola ma “leggera” per non ingrassare). La prima legge per l’educazione sessuale nelle scuole è stata approvata nel 1975, e considerando che Gli Stati Uniti hanno cominciato a insegnarla nel 1965, l’Italia è dietro con il suo programma dell’educazione sessuale | |||
Nel 2002, “uno studio dell’Istituto superiore di Sanità condotto nelle scuole medie superiori di 11 regioni Italiane” ha dimostrato che il 95% dei ragazzi pensa che alla scuola ci dovrebbe essere l’educazione sessuale” (Teenager e Sesso sì alla pillola ma “leggera” per non ingrassare). La prima legge per l’educazione sessuale nelle scuole è stata approvata nel 1975, e considerando che Gli Stati Uniti hanno cominciato a insegnarla nel 1965, l’Italia è dietro con il suo programma dell’educazione sessuale (Perchè Fare Educazione Sessuale a Scuola?). Però, “da allora al livello istituzionale, cioè di curricolo scolastico, s’è fatto ben poco” (Perchè Fare Educazione Sessuale a Scuola?). Questa legge in Italia non ha fatto molto per l’educazione perchè ci sono troppi limiti per i docenti. Per esempio, fino ad oggi, l’educazione sessuale è stata insegnata solamente dai docenti dalla biologia o dalla religione (Perchè Fare Educazione Sessuale a Scuola?). | |||
Nel 1997, una tesi che ha proposto una nuova legge sull’informazione e l’educazione sessuale nelle scuole ha affermato che “nella scuola italiana, non è ancora consentito informarsi e parlare dei temi inerenti la sessualità e delle forme in cui essa si esprime” (Cioffari). Quindi, anche se è legale parlarne, non succede molto. Giuseppe, ci ha detto, che ha avuto un’ora di “educazione sessuale” e quello non è anormale. Perciò, i ragazzi devono trovare gli altri metodi di imparare del sesso, siccome non ci sono tanti adulti che vogliono parlarne. | Nel 1997, una tesi che ha proposto una nuova legge sull’informazione e l’educazione sessuale nelle scuole ha affermato che “nella scuola italiana, non è ancora consentito informarsi e parlare dei temi inerenti la sessualità e delle forme in cui essa si esprime” (Cioffari). Quindi, anche se è legale parlarne, non succede molto. Giuseppe, ci ha detto, che ha avuto un’ora di “educazione sessuale” e quello non è anormale. Perciò, i ragazzi devono trovare gli altri metodi di imparare del sesso, siccome non ci sono tanti adulti che vogliono parlarne. | ||
Adesso, c’è più libertà nelle scuole nel senso che l’educazione sessuale non è insegnata solamente nei termini di medicina | In un’indagine, le statistiche mostrano che i ragazzi imparano della sessualità prima “dagli amici (30%), poi dalla propria madre (20%), dai libri e riviste (13%), e dal proprio padre (7%)" (Perchè Fare Educazione Sessuale a Scuola?). Il docente è responsabile per 5% dell’educazione, è questo mostra che alle scuole italiane manca l’educazione sessuale (Perchè Fare Educazione Sessuale a Scuola?). Un bisogno di aver l’educazione sessuale nelle scuole esiste ancora perchè “le credenze sbagliate sono molte e le conoscenze sulla prevenzione (uso del preservativo) contraddittorie” (Pappagallo). Un esempio di una credenza sbagliata è che il 58,9% delle ragazze sa che l’aborto è legale in Italia, il 20,3% pensa che sia illegale, mentre il 20% non sa se sia illegale o legale” (Teenager e Sesso sì alla pillola ma “leggera” per non ingrassare). | ||
Adesso, c’è più libertà nelle scuole nel senso che l’educazione sessuale non è insegnata solamente nei termini di medicina. C’è un esempio di come si organizza una lezione della sessualità sul website di Associazione Italiana per l’Educazione Demografica. È così: ‘‘il primo capitolo introduce il tema dello sviluppo psicosessuale in età adolescenziale; il secondo ed il terzo illustrano gli aspetti biologici e psicologici rispettivamente della sessualità maschile e femminile; il quarto capitolo è dedicato al tema della riproduzione; nell’ultimo vengono date informazioni sulla contraccezione e sui diversi metodi contraccettivi" (da http://www.aied.it/4/giovani/intro.htm). Un altro problema è che i giovani non usano i preservativi. | |||
Ci sono tante ragioni per cui i ragazzi non usano i preservativi. Dicono, per esempio “riduce il piacere sessuale, è imbarazzante, mi vergogno ad comprarlo,” ma una grande ragione é perchè "costa troppo” (Pappagallo). Però questo argomento del prezzo è ributtato di Silvana Meroni. Lei scrive, “acquistare i preservati è caro come è caro uscire per l’aperitivo, comprare un CD e pagarsi altri piaceri della vita” (Meroni). Scrive pure conto l’argomento che la chiesa sta fermando i giovani da usare i preservati. La dichiarazione che “la cultura della contraccezione è ostacolata in modo violento dalla gerarchia cattolica, per cui spesso i giovani fanno sesso senza precauzioni” non è giusto, secondo lei (Meroni). Pensa che lo argomento sia sbagliato e dimostra questa, quando scrive, “dove sono tutti questi giovani che ascoltano la gerarchia cattolica in materiale sessuale?” (Meroni). Secondo lei, il problema non è con la chiesa, ma e più grande, e forse con l’educazione che potrebbe essere ridotto. | |||
Meroni e tanti altri credono che "l'educazione sessuale nelle scuole, nelle famiglie" possano essere un modo in cui i ragazzi ricevano "un’educazione che punti sul valore del proprio corpo e della vita” (Meroni). Lentamente, la situazione sta cambiando. Nel 2003, a Martinengo, il Consiglio comunale ha approvato un corso di educazione sessuale per “fornire agli studenti un’immagine positiva della sessualità, affinché possa essere adeguatamente intergrata allo sviluppo globale della personalità del singolo individuale e offrire una corretta informazione scientifica in metro all’argomento trattato, affinché i ragazzi possano operare delle scelte consapevoli” (Martinengo, teatro a scuola con il nuovo piano allo studio). Questo programma rappresenta una piccola azione che dovrebbe capitare più. Se i ragazzi non usano il preservativo, sopratutto é perchè pensano le cose sbagliate. Hanno bisogno dell’educazione sessuale, specialmente perchè fanno sesso e dovrebbero fare le scelte intelligenti. | |||
Dal 1960s, il livello d’educazione e i diritti per le donne sono migliorati. Per esempio, nel 1975, la legge di famiglia é stata riveduta a dare eguaglianza alle donne nel loro rapporto tra la casa- il lavoro, l’educazione dei bambini, ecc. Comunque, la partecipazione degli uomi italiani nei lavori di casa é basso (“Where have all the bambini gone?”). | |||
In Italia, c’é una fede diffusa che lega amore con il sesso. In generale, l’amore é un precursore necessario prima d’aver un rapporto sessuale. Ma i sondaggi hanno indicato che tra i giovani, i rapporti sessuali senza amore sono normali. Un altro sondaggio tra i giovani ha mostrato che un terzo dei raggazi e un sesto delle ragazze hanno rapporti sessuali con altre persone con cui non si hanno una relazione. In breve, l’aderenza ai valori di tradizionale amore e fedeltá sono spesso piú una formalitá che fatto (International Encyclopedia of Sexology: Italy). | |||
Mentre l’Italia é prevalentemente cattolica, i valori di una societá del consumatore hanno sostituito i valori religiosi, cioè, molti giovani non accettano la guida morale della chiesa Cattolica. Comunque, la religione cattolica é ancora una fonte importante per i valori che influenzano sessualitá, e la “mass media” ha discututo diffusa i discorsi di papa. In generale, la chiesa si é opposta alla separazione tra riproduzione e sessualitá | Mentre l’Italia é prevalentemente cattolica, i valori di una societá del consumatore hanno sostituito i valori religiosi, cioè, molti giovani non accettano la guida morale della chiesa Cattolica. Comunque, la religione cattolica é ancora una fonte importante per i valori che influenzano sessualitá, e la “mass media” ha discututo diffusa i discorsi di papa. In generale, la chiesa si é opposta alla separazione tra riproduzione e sessualitá (International Encyclopedia of Sexology: Italy). | ||
Un’altra influenza sulla percezione della sessualitá é il recente fenomeno d’immigrazione. A breve termine, adesso, questi gruppi etnici non hanno un'influenza grande sui valori che molto d’italiani credono, per esempio, a famiglia, ai rapporti sessi, e a sesso extraconiugale. Peró, nel futuro, penso che ci sarà guerra aperta tra i gruppi etnici e gli italiani. Anche, l’educazione informale sessuale provenga dalle conversazione con i coetanei e dalla media, e poi, dai genitori. (International Encyclopedia of Sexology: Italy). | |||
In contrasto al passato, oggi, l’educazione sessuale é meno concentrata sulla riproduzione e gli aspetti fisici ma piú è concentrato sull’identità sessuale e sul sesso | I cattolici italiani, che avevano dubitato della responsibilitá delle scuole, del contenuto di questa educazione, e del’integrazione d’affari morali, hanno opposto l’introduzione di educazione sessuale come un programma regolare nelle scuole elementare e nei licei. Tante persone hanno cambiato la loro punta di vista vecchia che l’educazione sessuale causerebbe l'interesse prematura nel sesso per i giovani, ma ancora insistono sull’educazione sessuale é la responsibilitá dei genitori. (International Encyclopedia of Sexology: Italy). | ||
La chiesa cattolica ha opposto l’educazione sessuale per un lungo tempo. Nel 1995, il Papa Giovani Paulo II e la sua campa di famiglia hanno pubblicato un’anatema intitolato “Sessualità di Umano: La Verità e la sua Implicazione” oppure in inglese, “Human Sexuality: The Truth and Significance.” L’anatema dichiara che i genitori cattolici non devono esporre i loro bambini all’idee secolari e la famiglia cattolica solo é la fonte per educazione sessuale e moralitá (Crimes against Humanity). | |||
In contrasto al passato, oggi, l’educazione sessuale é meno concentrata sulla riproduzione e gli aspetti fisici ma piú è concentrato sull’identità sessuale e sul sesso (“Storia Dell’educazione sessuale in Italia”). | |||
Sia negli Stati Uniti che nel’Italia ci sono i modi diversi d’insegnare l’educazione sessuale. Alcune scuole insegnano l’astinenza sessuale, mentre altre scuole insegnano l’uso di contraccettivi come i preservativi e la pillola anticoncezionale. Generalmente, il modo in cui il soggetto è insegnato è deciso sulle opinioni liberali o conservatori. La questione interessante è come questi modi affettano gli studenti e le loro decisioni sessuali. Quali metotodi saranno piú effettivi nella prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili e dall’AIDS? | Sia negli Stati Uniti che nel’Italia ci sono i modi diversi d’insegnare l’educazione sessuale. Alcune scuole insegnano l’astinenza sessuale, mentre altre scuole insegnano l’uso di contraccettivi come i preservativi e la pillola anticoncezionale. Generalmente, il modo in cui il soggetto è insegnato è deciso sulle opinioni liberali o conservatori. La questione interessante è come questi modi affettano gli studenti e le loro decisioni sessuali. Quali metotodi saranno piú effettivi nella prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili e dall’AIDS? | ||
Negli Stati Uniti, l’ammistrazione Bush spende 73 milioni di euro all’anno sulle campagne educative. L’ammistrazione consiglia che gli studenti pratichino la monogamia e l’astinenza fino al matrimono. Molte chiese dibattono che l’educazione sessuale insegna le decisioni immorali. Al contrario, l’Accademia Americana di Pediatria consiglia che i genitori parlino con i loro figli sui “metodi contraccettivi, dai rischi di contrarre malattie sessualmente trasmissibili a quello di avere una gravidanza indesiderata( Nadirnotizie). | |||
Negli Stati Uniti, l’ammistrazione Bush spende 73 milioni di euro all’anno sulle campagne educative. L’ammistrazione consiglia che gli studenti pratichino la monogamia e l’astinenza fino al matrimono. Molte chiese dibattono che l’educazione sessuale insegna le decisioni immorali. Al contrario, l’Accademia Americana di Pediatria consiglia che i genitori parlino con i loro figli sui “metodi contraccettivi, dai rischi di contrarre malattie sessualmente trasmissibili a quello di avere una gravidanza indesiderata" (Nadirnotizie). A differenza del resto del mondo occidentale, il numero degli studenti che rimangono incinta tra i 15 e 19 anni è piú alto. “La maggior parte degli adolescenti americani sono informati sulle modalità di trasmissione di virus quali l'HIV, ma il 63 per cento dichiara di non usare regolarmente il preservativo (Nadirnotizie).” Tuttavia, molte persone non sono a favore dell’insegnamento d’astinenza (non lo trovano facile da sequire oggi giorno). | |||
Ci sono alcuni sondaggi che hanno fatto in Italia sulla convinzione dei rapporti sessuali e le malattie sessualmente trasmissibili. Per esempio, sessanta-sette percento dei giovani credono che la maggiore fonte d’informazione riguardo al problema AIDS sia la mass media, mentre solo il ventun percento credono che la scuola sia la maggiore fonte d’informazione. Un altro sondaggio dei giovani italiani indica che solo otto percento sono d’accordo con il Vaticano. | Ci sono alcuni sondaggi che hanno fatto in Italia sulla convinzione dei rapporti sessuali e le malattie sessualmente trasmissibili. Per esempio, sessanta-sette percento dei giovani credono che la maggiore fonte d’informazione riguardo al problema AIDS sia la mass media, mentre solo il ventun percento credono che la scuola sia la maggiore fonte d’informazione. Un altro sondaggio dei giovani italiani indica che solo otto percento sono d’accordo con il Vaticano. | ||
(da Vonna) Personalmente, ho frequentato un liceo gesuito, e non abbiamo avuto l’educazione sessuale. Abbiamo una lezione che si è chiamata ‘’il sano,’’ ma abbiamo imparato tutto | |||
(da Vonna) Personalmente, ho frequentato un liceo gesuito, e non abbiamo avuto l’educazione sessuale. Abbiamo una lezione che si è chiamata ‘’il sano,’’ ma abbiamo imparato tutto come nutrizione e l'esercizio. Abbiamo parlato dell’educazione sessuale per pochi giorni. (da Marcy) Ho avuto un grande esperienza dell’educazione sessuale nell’scuola perchè ho frequentato un liceo pubblico in una zona molto liberale. Quindi, ho imparato delle scelte, non semplicemente dell’astinenza sessuale. Vuole dire che agli studenti, i professori non hanno detto di non fare sesso, invece ci hanno detto usare i preservati, e ci hanno insegnato come funzioni e perchè sono utili. (da Joanie) Non ho mai avuto un’educazione sessuale formale. Quando ero nella scuola elementare (cattolica), gli insegnati non pensavano che fossimo abbastanza maturi. Dopo, ci hanno dato un libro sul sesso e come si trova dio. (da Alysha) Il mio primo corso dell’educazione sessuale era durante la scuola elementare. Poi, al liceo, imparavamo del uso dei contraccettivi, ma il professore sempre insegnava che l’astinenza era la scelta migliore. | |||
[[Media:InterviewWithGiuseppe.mov]] | |||
Works Cited: | Works Cited: | ||
“Adolescenti: Educare all’astinenza non e’ abbastanza” Sieropositivo 19 July 2005. | |||
<http://www.sieropositivo.it/default.cfm?channel=26&ID=1867>. | |||
"Asolescenza e sessualità" AIED. | |||
<http://www.aied.it/4/giovani/intro.htm> | |||
“AIDS: Sondaggio, Si’ al condom nelle scuole” Sieropositivo 3 December 2003. | |||
<http://www.sieropositivo.it/default.cfm?channel=26&ID=338>. | |||
Bozza, Domenico Giuseppe. "Educazione sessuale: cosa è importante fare per facilitare il passaggio dall’informazione alla prevenzione.’’ Educazione e Scuola. | |||
<http://www.edscuola/it/archivio/psicologia/esifoprev.html> | |||
Cioffari, Mauro. “Tesi di Laurea di Mauro Cioffari- 2 Parte” Pagina Web di Enrico Oliari 1 May | Cioffari, Mauro. “Tesi di Laurea di Mauro Cioffari- 2 Parte” Pagina Web di Enrico Oliari 1 May |
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Domenico Giuseppe Bozza dice nel suo articolo ‘‘Educazione sessuale: cosa è importante fare per facilitare il passaggio dall’informazione alla prevenzione’’ che lo studio sulla sessualità cominciava in un senso in Italia nel seicento con Leonardo Da Vinci e il suo interesse nel corpo, ma lo studio formale della sessualità cominciava 125 anni fa, e così Italia deve essere considerata uno dei pionieri di questo campo.
Lui discute anche che l’educazione sessuale veniva insegnata in primo luogo dai genitori, ma presentava la situazione delicata che i genitori forse devono discutere i dettagli delle loro vite sessuali. Così fermavano a discuterla, e questo causava un altro problema: i ragazzi trovavano le informazioni dalle altre persone, per esempio, gli amici. Quindi, una decisione è stata fatta a insegnare l’educazione sessuale a scuola.
Nel 2002, “uno studio dell’Istituto superiore di Sanità condotto nelle scuole medie superiori di 11 regioni Italiane” ha dimostrato che il 95% dei ragazzi pensa che alla scuola ci dovrebbe essere l’educazione sessuale” (Teenager e Sesso sì alla pillola ma “leggera” per non ingrassare). La prima legge per l’educazione sessuale nelle scuole è stata approvata nel 1975, e considerando che Gli Stati Uniti hanno cominciato a insegnarla nel 1965, l’Italia è dietro con il suo programma dell’educazione sessuale (Perchè Fare Educazione Sessuale a Scuola?). Però, “da allora al livello istituzionale, cioè di curricolo scolastico, s’è fatto ben poco” (Perchè Fare Educazione Sessuale a Scuola?). Questa legge in Italia non ha fatto molto per l’educazione perchè ci sono troppi limiti per i docenti. Per esempio, fino ad oggi, l’educazione sessuale è stata insegnata solamente dai docenti dalla biologia o dalla religione (Perchè Fare Educazione Sessuale a Scuola?).
Nel 1997, una tesi che ha proposto una nuova legge sull’informazione e l’educazione sessuale nelle scuole ha affermato che “nella scuola italiana, non è ancora consentito informarsi e parlare dei temi inerenti la sessualità e delle forme in cui essa si esprime” (Cioffari). Quindi, anche se è legale parlarne, non succede molto. Giuseppe, ci ha detto, che ha avuto un’ora di “educazione sessuale” e quello non è anormale. Perciò, i ragazzi devono trovare gli altri metodi di imparare del sesso, siccome non ci sono tanti adulti che vogliono parlarne.
In un’indagine, le statistiche mostrano che i ragazzi imparano della sessualità prima “dagli amici (30%), poi dalla propria madre (20%), dai libri e riviste (13%), e dal proprio padre (7%)" (Perchè Fare Educazione Sessuale a Scuola?). Il docente è responsabile per 5% dell’educazione, è questo mostra che alle scuole italiane manca l’educazione sessuale (Perchè Fare Educazione Sessuale a Scuola?). Un bisogno di aver l’educazione sessuale nelle scuole esiste ancora perchè “le credenze sbagliate sono molte e le conoscenze sulla prevenzione (uso del preservativo) contraddittorie” (Pappagallo). Un esempio di una credenza sbagliata è che il 58,9% delle ragazze sa che l’aborto è legale in Italia, il 20,3% pensa che sia illegale, mentre il 20% non sa se sia illegale o legale” (Teenager e Sesso sì alla pillola ma “leggera” per non ingrassare).
Adesso, c’è più libertà nelle scuole nel senso che l’educazione sessuale non è insegnata solamente nei termini di medicina. C’è un esempio di come si organizza una lezione della sessualità sul website di Associazione Italiana per l’Educazione Demografica. È così: ‘‘il primo capitolo introduce il tema dello sviluppo psicosessuale in età adolescenziale; il secondo ed il terzo illustrano gli aspetti biologici e psicologici rispettivamente della sessualità maschile e femminile; il quarto capitolo è dedicato al tema della riproduzione; nell’ultimo vengono date informazioni sulla contraccezione e sui diversi metodi contraccettivi" (da http://www.aied.it/4/giovani/intro.htm). Un altro problema è che i giovani non usano i preservativi.
Ci sono tante ragioni per cui i ragazzi non usano i preservativi. Dicono, per esempio “riduce il piacere sessuale, è imbarazzante, mi vergogno ad comprarlo,” ma una grande ragione é perchè "costa troppo” (Pappagallo). Però questo argomento del prezzo è ributtato di Silvana Meroni. Lei scrive, “acquistare i preservati è caro come è caro uscire per l’aperitivo, comprare un CD e pagarsi altri piaceri della vita” (Meroni). Scrive pure conto l’argomento che la chiesa sta fermando i giovani da usare i preservati. La dichiarazione che “la cultura della contraccezione è ostacolata in modo violento dalla gerarchia cattolica, per cui spesso i giovani fanno sesso senza precauzioni” non è giusto, secondo lei (Meroni). Pensa che lo argomento sia sbagliato e dimostra questa, quando scrive, “dove sono tutti questi giovani che ascoltano la gerarchia cattolica in materiale sessuale?” (Meroni). Secondo lei, il problema non è con la chiesa, ma e più grande, e forse con l’educazione che potrebbe essere ridotto.
Meroni e tanti altri credono che "l'educazione sessuale nelle scuole, nelle famiglie" possano essere un modo in cui i ragazzi ricevano "un’educazione che punti sul valore del proprio corpo e della vita” (Meroni). Lentamente, la situazione sta cambiando. Nel 2003, a Martinengo, il Consiglio comunale ha approvato un corso di educazione sessuale per “fornire agli studenti un’immagine positiva della sessualità, affinché possa essere adeguatamente intergrata allo sviluppo globale della personalità del singolo individuale e offrire una corretta informazione scientifica in metro all’argomento trattato, affinché i ragazzi possano operare delle scelte consapevoli” (Martinengo, teatro a scuola con il nuovo piano allo studio). Questo programma rappresenta una piccola azione che dovrebbe capitare più. Se i ragazzi non usano il preservativo, sopratutto é perchè pensano le cose sbagliate. Hanno bisogno dell’educazione sessuale, specialmente perchè fanno sesso e dovrebbero fare le scelte intelligenti.
Dal 1960s, il livello d’educazione e i diritti per le donne sono migliorati. Per esempio, nel 1975, la legge di famiglia é stata riveduta a dare eguaglianza alle donne nel loro rapporto tra la casa- il lavoro, l’educazione dei bambini, ecc. Comunque, la partecipazione degli uomi italiani nei lavori di casa é basso (“Where have all the bambini gone?”).
In Italia, c’é una fede diffusa che lega amore con il sesso. In generale, l’amore é un precursore necessario prima d’aver un rapporto sessuale. Ma i sondaggi hanno indicato che tra i giovani, i rapporti sessuali senza amore sono normali. Un altro sondaggio tra i giovani ha mostrato che un terzo dei raggazi e un sesto delle ragazze hanno rapporti sessuali con altre persone con cui non si hanno una relazione. In breve, l’aderenza ai valori di tradizionale amore e fedeltá sono spesso piú una formalitá che fatto (International Encyclopedia of Sexology: Italy).
Mentre l’Italia é prevalentemente cattolica, i valori di una societá del consumatore hanno sostituito i valori religiosi, cioè, molti giovani non accettano la guida morale della chiesa Cattolica. Comunque, la religione cattolica é ancora una fonte importante per i valori che influenzano sessualitá, e la “mass media” ha discututo diffusa i discorsi di papa. In generale, la chiesa si é opposta alla separazione tra riproduzione e sessualitá (International Encyclopedia of Sexology: Italy).
Un’altra influenza sulla percezione della sessualitá é il recente fenomeno d’immigrazione. A breve termine, adesso, questi gruppi etnici non hanno un'influenza grande sui valori che molto d’italiani credono, per esempio, a famiglia, ai rapporti sessi, e a sesso extraconiugale. Peró, nel futuro, penso che ci sarà guerra aperta tra i gruppi etnici e gli italiani. Anche, l’educazione informale sessuale provenga dalle conversazione con i coetanei e dalla media, e poi, dai genitori. (International Encyclopedia of Sexology: Italy).
I cattolici italiani, che avevano dubitato della responsibilitá delle scuole, del contenuto di questa educazione, e del’integrazione d’affari morali, hanno opposto l’introduzione di educazione sessuale come un programma regolare nelle scuole elementare e nei licei. Tante persone hanno cambiato la loro punta di vista vecchia che l’educazione sessuale causerebbe l'interesse prematura nel sesso per i giovani, ma ancora insistono sull’educazione sessuale é la responsibilitá dei genitori. (International Encyclopedia of Sexology: Italy).
La chiesa cattolica ha opposto l’educazione sessuale per un lungo tempo. Nel 1995, il Papa Giovani Paulo II e la sua campa di famiglia hanno pubblicato un’anatema intitolato “Sessualità di Umano: La Verità e la sua Implicazione” oppure in inglese, “Human Sexuality: The Truth and Significance.” L’anatema dichiara che i genitori cattolici non devono esporre i loro bambini all’idee secolari e la famiglia cattolica solo é la fonte per educazione sessuale e moralitá (Crimes against Humanity).
In contrasto al passato, oggi, l’educazione sessuale é meno concentrata sulla riproduzione e gli aspetti fisici ma piú è concentrato sull’identità sessuale e sul sesso (“Storia Dell’educazione sessuale in Italia”).
Sia negli Stati Uniti che nel’Italia ci sono i modi diversi d’insegnare l’educazione sessuale. Alcune scuole insegnano l’astinenza sessuale, mentre altre scuole insegnano l’uso di contraccettivi come i preservativi e la pillola anticoncezionale. Generalmente, il modo in cui il soggetto è insegnato è deciso sulle opinioni liberali o conservatori. La questione interessante è come questi modi affettano gli studenti e le loro decisioni sessuali. Quali metotodi saranno piú effettivi nella prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili e dall’AIDS?
Negli Stati Uniti, l’ammistrazione Bush spende 73 milioni di euro all’anno sulle campagne educative. L’ammistrazione consiglia che gli studenti pratichino la monogamia e l’astinenza fino al matrimono. Molte chiese dibattono che l’educazione sessuale insegna le decisioni immorali. Al contrario, l’Accademia Americana di Pediatria consiglia che i genitori parlino con i loro figli sui “metodi contraccettivi, dai rischi di contrarre malattie sessualmente trasmissibili a quello di avere una gravidanza indesiderata" (Nadirnotizie). A differenza del resto del mondo occidentale, il numero degli studenti che rimangono incinta tra i 15 e 19 anni è piú alto. “La maggior parte degli adolescenti americani sono informati sulle modalità di trasmissione di virus quali l'HIV, ma il 63 per cento dichiara di non usare regolarmente il preservativo (Nadirnotizie).” Tuttavia, molte persone non sono a favore dell’insegnamento d’astinenza (non lo trovano facile da sequire oggi giorno).
Ci sono alcuni sondaggi che hanno fatto in Italia sulla convinzione dei rapporti sessuali e le malattie sessualmente trasmissibili. Per esempio, sessanta-sette percento dei giovani credono che la maggiore fonte d’informazione riguardo al problema AIDS sia la mass media, mentre solo il ventun percento credono che la scuola sia la maggiore fonte d’informazione. Un altro sondaggio dei giovani italiani indica che solo otto percento sono d’accordo con il Vaticano.
(da Vonna) Personalmente, ho frequentato un liceo gesuito, e non abbiamo avuto l’educazione sessuale. Abbiamo una lezione che si è chiamata ‘’il sano,’’ ma abbiamo imparato tutto come nutrizione e l'esercizio. Abbiamo parlato dell’educazione sessuale per pochi giorni. (da Marcy) Ho avuto un grande esperienza dell’educazione sessuale nell’scuola perchè ho frequentato un liceo pubblico in una zona molto liberale. Quindi, ho imparato delle scelte, non semplicemente dell’astinenza sessuale. Vuole dire che agli studenti, i professori non hanno detto di non fare sesso, invece ci hanno detto usare i preservati, e ci hanno insegnato come funzioni e perchè sono utili. (da Joanie) Non ho mai avuto un’educazione sessuale formale. Quando ero nella scuola elementare (cattolica), gli insegnati non pensavano che fossimo abbastanza maturi. Dopo, ci hanno dato un libro sul sesso e come si trova dio. (da Alysha) Il mio primo corso dell’educazione sessuale era durante la scuola elementare. Poi, al liceo, imparavamo del uso dei contraccettivi, ma il professore sempre insegnava che l’astinenza era la scelta migliore.
Media:InterviewWithGiuseppe.mov
Works Cited:
“Adolescenti: Educare all’astinenza non e’ abbastanza” Sieropositivo 19 July 2005. <http://www.sieropositivo.it/default.cfm?channel=26&ID=1867>.
"Asolescenza e sessualità" AIED.
<http://www.aied.it/4/giovani/intro.htm>
“AIDS: Sondaggio, Si’ al condom nelle scuole” Sieropositivo 3 December 2003.
<http://www.sieropositivo.it/default.cfm?channel=26&ID=338>.
Bozza, Domenico Giuseppe. "Educazione sessuale: cosa è importante fare per facilitare il passaggio dall’informazione alla prevenzione.’’ Educazione e Scuola.
<http://www.edscuola/it/archivio/psicologia/esifoprev.html>
Cioffari, Mauro. “Tesi di Laurea di Mauro Cioffari- 2 Parte” Pagina Web di Enrico Oliari 1 May 1997. <http:www.oliari.com/tesi/tesicioffari2.html>.
“Martinengo, teatro a scuola con il nuovo piano allo studio” Comune di Romano di Lombardia 02 gennaio 2004. <http://romanoonline.it/news/eco/teatro_scuola.asp>.
Meroni, Silvana. “Educhiamo i ragazzi alla consapevolezza” Corriere della Sera 6 dicembre 2005.<http://sitesearch.corriere.it/engineDocumentServlet.jsp?docUrl=/documenti_globnet5/mondo_corriere/Italians/2005/12/06/08051206.xml&templateUrl=/motoriverticali/italians/risultato.jsp>.
Pappagallo, Mario. “Gli italiani a letto: scontenti e impacciati” Corriere della Sera 13 aprile 2006.<http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Medicina/2006/04_Aprile/10/sesso.shtml>.
“Perchè Fare Educazione Sessuale a Scuola?” Sesso e Amore <http:www.homolaicus.com/uomo-donna/sesso_amore/ed_sex.html>.
“Teenager e Sesso sì alla pillola ma “leggera” per non ingrassare” La Repubblica 3 dicembre 2002. <http://www.repubblica.it/online/cronaca/nuovigiovani/amore/amore.html>.
Wanrooij, Bruno P. F. "Italy (Repubblica Italiana)". International Encyclopedia of Sexology <http://www2.hu-berlin.de/sexology/IES/italy.html>.
"Storia Dell'Educazione Sessuale in Italia" <http://www.psicolinea.it/s_a/Storia_dell'_educazione_sessuale_in_Italia.htm>.
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